Nasce la Carta Etica del Packaging, un documento di principi condivisi per progettare, produrre e utilizzare gli imballaggi in modo consapevole. Redatta da esperti del settore, la Carta è stata presentata oggi a Ipack Ima, il più importante evento fieristico italiano nel campo della meccanica strumentale per il packaging ed il processing. E prevede che i firmatari, vale a dire progettisti, produttori, trasformatori e tutti coloro i quali sceglieranno di siglarla (il processo è seguito con interesse dal Consorzio RICREA) si impegnino ad agire secondo dieci punti, nonché a darne opportuna diffusione, e a proporre iniziative per promuoverne i contenuti. Dieci punti condivisi, dunque, per determinare la progettazione, la produzione l’uso e il fine vita di ogni contenitore o imballaggio.
Eccoli elencati di seguito:
IL PACKAGING DOVRA’ ESSERE:
01. responsabile
02. equilibrato
03. sicuro
04. accessibile
05. trasparente
06. informativo
07. contemporaneo
08. lungimirante
09. educativo
10. sostenibile
La Carta (per scaricare il documento completo, cliccare qui) nasce da un presupposto essenziale: il contenitore sta vivendo una fase di piena maturità e come tale, richiede di aprire un percorso di riflessione condiviso per consentirne un’evoluzione nel rispetto dei bisogni del consumatore, dell’utilizzatore, dell’ambiente, della società. Da questo punto di vista, si tratta, quindi, di uno strumento di riflessione e di impegno, attorno al quale convergere. Un documento di principi da condividere per accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole. Uno strumento, insomma, che si pone per costruire una “cultura di sistema”, mettendo in rapporto obblighi e diritti che legano il momento della produzione con quello dell’utilizzo e consumo, soggetti che sono portatori di obblighi e soggetti che godono di diritti e aspettative.
Per concludere, la Carta etica del Packaging mette in relazione il piano dei diritti, il piano dei principi, il piano dei valori per sancire un contratto ideale tra gli attori del sistema, affinché si impegnino a condividere principi verso cui tendere, senza sovrapporsi alle normative, e rendendo pubblica questa scelta.