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Differenziata e riciclo, parte la campagna “Nativi Ambientali”

By 7 Settembre 2015News sull'acciaio
Giro girotondo, salva il mondo, salva la terra e… niente giù per terra!!”. Si tinge di verde la più celebre delle filastrocche per bambini. Una canzoncina famosa in tutto il mondo, che si impara fin da piccoli e che a partire da oggi, grazie alla sua nuova veste “ambientalista”, sarà al centro della campagna nazionale “Nativi Ambientali” promossa dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con il CONAI e gli altri Consorzi della filiera del riciclo degli imballaggi (RICREA per l’acciaio, CiAl per l’alluminio, Comieco per la carta, Rilegno per il legno, Corepla per la plastica e Coreve per il vetro), su tv, radio, giornali e affissioni pubbliche, per la corretta raccolta differenziata e l’avvio al riciclo dei rifiuti di imballaggio. Un modo per stimolare i comportamenti virtuosi dei cittadini partendo dalla “sensibilizzazione” dei più piccoli.
E’ stato il ministro Gian Luca Galletti a coniare il termine “nativi ambientali” pensando, appunto, proprio a coloro che saranno i “grandi” di domani, ma che oggi sono già alle prese con una più diffusa percezione delle tematiche ambientaliste grazie anche ai nuovi programmi didattici che porteranno, per la prima volta in Italia, a partire dal nuovo anno scolastico, l’educazione ambientale direttamente in classe. L’intento del progetto è quello di stimolare le “nuove leve” abituandole ai cambiamenti sociali per un futuro di pieno sviluppo sostenibile, con una mirata e diffusa campagna di sensibilizzazione mediatica e di affissioni pubbliche che coinvolgerà, a partire appunto da oggi (lunedì 7 settembre), quotidiani nazionali e regionali, televisioni locali, radio, web, totem stradali e mezzi pubblici, in particolare nelle regioni del Centro e del Sud Italia. Una scelta non a caso, quella di prediligere determinate aree del Paese, come a voler ribadire e sottolineare l’impegno che da tempo il Ministero dell’Ambiente e i consorzi dell’arcipelago CONAI, stanno spendendo per quelle regioni che faticano a raggiungere i livelli di eccellenza nella differenziata e nel riciclo di materiali fatti registrare, invece, altrove. L’intento, d’altronde, è di quelli semplici. E per dirla con le parole del ministro Galletti, si tratta semplicemente di imparare a “gettare nel posto giusto ciò che abbiamo usato, perché possa rinascere a nuovo utilizzo e quindi far risparmiare risorse incredibili alla nostra società”.